Spice Girl

Spice Girl

E se vi dicessimo che ci sono le Spice Girls anche in Swaziland… Ci credereste? Ebbene sì: a Tikhuba, una comunità nel Plateau del Lubombo, è presente uno dei centri di trasformazione dove questo fantastico gruppo di donne realizza la cayenne pepper sauce, la salsa piccante molto usata e uno dei prodotti principali del brand Lubombo Eco Products. A Tikhuba si recano anche le donne provenienti dagli altri centri di lavorazione presenti all’interno della regione.

Passando del tempo con loro, ho avuto l’occasione di partecipare ad un’interessante riunione a proposito della modalità di costituzione della loro cooperativa.

Le Spice Girls, vogliono essere indipendenti, non farsi influenzare da parti esterne, decidere autonomamente delle modalità di entrata ed uscita dalla cooperativa. Infine hanno parlato delle possibilità e modalità di produzione e di vendita della salsa e degli altri prodotti realizzati, come le patate dolci e i succhi di frutta.

E’ stata una bella occasione per trattenerci a parlare e farsi raccontare come sta procedendo la loro attività in questi ultimi mesi: senza esitare, hanno sottolineato che la loro vita è decisamente migliorata! Fino a qualche anno fa era una lotta quotidiana riuscire a portare lo stipendio nelle loro homestead, mentre adesso possono vivere più serenamente grazie all’attività che portano avanti con passione.

Per poter sviluppare il marchio della salsa e non dover dipendere da fornitori esterni sono necessarie quantità sempre maggiori, in quanto la fornitura che le donne hanno a disposizione non sempre è sufficiente.

In questo momento devono risolvere il problema del trita-peperoncini: sta avendo dei problemi e sta rallentando i tempi di lavoro.

Sono un fiume in piena queste donne infaticabili lavoratrici e mi dicono che vorrebbero fare ancora formazione: sulle fasi di marketing e sull’estrazione del succo di peperoncino, così da poter realizzare nuovi prodotti. Non avendo un negozio dove vendere la salsa, continuano a venderla per le strade delle comunità. Altro piccolo mercato dove poter diffondere questi articoli è quello dello Shewula Mountain Camp, dal 2000 progetto di ecosistema comunitario più riuscito nell’Africa meridionale, interamente gestito dalla comunità la quale condivide i profitti, con la speranza di migliorare le condizioni di queste zone molto povere.

Sono anche consapevoli che devono migliorare l’etichetta: questa ha un codice a barre che non viene accettato dai rivenditori e, inoltre, non riporta la data di scadenza.

Giunte ormai alla fine del nostro incontro, le spice girls swazi mi sembrano davvero più che mai determinate a trovare nuovi mercati e a organizzare più eventi nella regione, anche mensilmente, durante i quali, mi dicono, sarebbe interessante mettere in mostra i loro prodotti, provando a venderli, e per farsi conoscere nelle principali città del Lubombo: da Big Bend, Simunye fino a raggiungere, il grande mercato di Manzini, nella regione vicina.

cooperazione italiana Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo all’interno del progetto “Riduzione della vulnerabilità alimentare e nutrizionale nella Lubombo Region in Swaziland”
 
 

Lisa Capretti

Fiorentina, 25 anni, dopo il diploma lavora ma decide di ricominciare gli studi e si trova a studiare Sviluppo economico e cooperazione internazionale all’Università di Firenze. Qui scopre l’interesse per lo sviluppo rurale e incontra Cospe durante la stesura della tesi, dedicata ad uno dei progetti in Swaziland. Dopo la laurea, in una piccola pausa dallo studio, inizia uno stage in Cospe e adesso è in Swaziland, come volontaria, per conoscere da vicino quello che ha studiato.