Poco a poco sto conoscendo le donne dell’associazione contadina locale Maluti, di cui anche Mary e Virginia fanno parte. Finalmente torno a visitare gli orti delle comunità dopo una settimana di cura della malaria che mi ha tenuta lontana dal Lubombo!
Phindile Mabuza, assieme ad altre cinque donne della comunità di Lukethseni, ha cominciato a seminare nell’orto comunitario una varietà di peperoncino particolarmente piccante. Ad aprile, mille piantine di peperoncino “cayenne” erano spuntate dalla terra argillosa dell’orto. Alla fine del raccolto che avverrà tra pochi mesi, pochi ingredienti come aceto, aglio e spezie si aggiungeranno ai peperoncini per preparare una salsa piccante che sarà venduta nelle comunità della regione, tra cui anche circuiti turistici del Lubombo: usare un prodotto locale sicuramente rafforza ancora di più il legame con il territorio e permette di conoscerlo più approfonditamente.
Phindile, in una mano una zappa e in un’altra delle piccole piantine di peperoncino da piantare, ha fiducia in questo prodotto. Può rappresentare una buona fonte di entrate per la sua famiglia di cinque persone. Coltivano su sette ettari i prodotti che ho già incontrato nei piccoli depositi delle homestead del Lubombo le settimane scorse: jugo beans, cowpeas, sorgo e mais. Quello che non consumano in famiglia viene poi venduto alle scuole locali. Phindile mi spiega anche che la salsa non serve solo a tavola. Ha infatti un valore aggiunto a cui non avevo pensato all’inizio: l’uso del peperoncino come medicinale contro tosse, raffreddore e problemi di stomaco è molto diffuso e in grande considerazione per questi problemi di salute.
Se inizialmente si era previsto di coltivare mille piantine di peperoncino, adesso si sta lavorando per seminare altre 4000 peperoncini cayenne! L’orto cresce!