Shili Naurhen e sua madre ci accolgono con due piatti colmi di harissa e un formaggio fresco di capra avvolto in una caramella di erbe aromatiche. Siamo a Feriana, zona rurale della regione di Kasserine. Shili vive qui con i genitori e una sorella più piccola. I tre fratelli, che vivono a Sousse, non le hanno permesso di continuare gli studi dopo le superiori e così Shili, ragazza ambiziosa ed energica, ha pensato a come poter realizzarsi senza contravvenire alle rigide regole familiari, magari portando uno stipendio a casa. La sua idea si chiamava, e si chiama ancora oggi, “Damascus”, il nome della razza di capre siriane da cui fare un ottimo formaggio fresco. “Queste capre sono molto costose e molto rare, ma il formaggio che si produce dal loro latte è inimitabile”. Ridendo si ricorda ancora come ha presentato l’idea al progetto Iess di cui era venuta a sapere tramite passaparola. “Avevo scritto e inviato al progetto la mia idea “imprenditoriale” in modo un po’ affrettato, convinta che comunque fosse fantastica: produzione di formaggio, cous cous e harissa con metodi naturali e tradizionali ma con elementi innovativi allo stesso tempo. Quando ho scoperto che non ero stata selezionata tra le prime venti migliori proposte per accedere alla formazione, non potevo crederci e non ho sentito ragioni. Ho fatto di tutto per raggiungere Kasserine e parlare con lo staff del progetto. Non accettavo in nessun modo quel rifiuto. Ho dovuto convincere mia madre che mi scoraggiava e ho anche dovuto chiamare mio fratello a Sousse per avere il permesso- Una volta arrivata ho spiegato meglio la mia idea allo staff. Per fortuna mi hanno capito e hanno creduto in me. E così ho potuto partecipare a una formazione di 15 giorni a Tunisi. Ed era la prima volta che ci mettevo piede”. Dalla formazione Shili ha appreso come riuscire a rendere le produzioni, fino ad allora casalinghe, in qualcosa di diverso. Il suo progetto è entrato nei primi finanziabili e con i fondi stanziati è riuscita a realizzare il suo primo sogno: comprare 3 capre damascus. “Ho dovuto aggiungere anche una parte di soldi familiari perché con i fondi arrivavo appena a due capre. Ma adesso ne ho già sette! E’ stato un investimento importante. Sono tuttora l’unica che possiede questo tipo di capre in tutta la regione”. La sua piccola azienda ha preso il via da poco ma i clienti fissi sono già circa 50. “Alle persone piacciono i prodotti naturali e fatti bene”. Oltre alla qualità, l’igiene, e l’inserimento di questo nuovo prodotto, Shili si è anche inventata la caramella aromatica per incartare il formaggio per dare un sapore del tutto nuovo al contenuto, e oggi partecipa a vari mercati e fiere in tutta la regione. Il suo sogno oggi? Avere una sua etichetta famosa e riconosciuta in tutto il paese. Il nome? Damascus naturalmente.